venerdì 17 dicembre 2010

Recensione: "Il peso del silenzio" di Heather Gudenkauf

Questa recensione è di MammaDiKeira (!)

Il silenzio di Calli è popolato di immagini. Qualcosa di terribile le ha strappato la voce, ma non è riuscito a mettere a freno la sua fantasia. Il bosco è un rifugio per lei, ne conosce tutti gli angoli, sa dare un nome a ogni singolo rumore. Ma un giorno qualcuno la trascina fra quegli alberi così familiari, e per la prima volta si sente smarrita. Petra è la sua migliore amica, la compagna di giochi che la comprende alla perfezione. Qualcosa di molto più forte delle parole le unisce. Tutto accade una tranquilla mattina d’estate, e mentre sorge l’alba in una piccola cittadina dell’Iowa, due famiglie scoprono che le loro bambine sono scomparse. Antonia ha provato a essere la madre perfetta per Calli, nei limiti di un matrimonio che la lega a un uomo assente e spesso irascibile. E ora teme che in gioco ci sia ben altro che la voce di sua figlia. In un crescendo di tensione e colpi di scena, le due famiglie si confrontano con i propri limiti, con timori ancestrali e con il peso di segreti troppo difficili da rivelare, perché nulla è ciò che sembra...

Recensione
Sicuramente non è un libro rilassante. La storia è più attuale che mai: la pedofilia, la violenza familiare e la depressione aleggiano in ogni pagina creando nel lettore una sorta di ansia e di tensione. Ammetto che dopo i primi capitoli la tentazione di chiudere il libro e di dedicarmi a qualcosa di più allegro mi è venuta, ma poi è subentrata una specie di curiosità un po’ macabra, una sorta di caccia al colpevole e le pagine sono andate via veloci. Mai stata così felice di finire un libro!
La storia si svolge nell'arco di 24 ore. Due bambine spariscono, due amiche, di cui una muta a causa di un tragico evento. Tutto ruota intorno alla loro scomparsa e a ogni capitolo la scrittrice si "diverte" a infilare il lettore nella testa di ogni protagonista: una volta sei Calli (la bambina muta), una volta sei Petra (l’altra bimba) una volta sei Toni ( la mamma di Calli) e via così in un girotondo di psicanalisi. Ma il vero filo conduttore è sicuramente il silenzio. Ci sono tante, troppe cose non dette e come molto spesso accade, cose che tutti sanno ma che nessuno vuol vedere o affrontare. Uno spaccato di vita forse un po’ estremo ma non troppo lontano dalla realtà che tutti noi viviamo.
Lo consiglio a chi ama i thriller e i gialli psicologici, da evitare come la peste se invece per voi la lettura è un momento di pura evasione. Un appunto: non mi stupirei che ne facciano un film in quanto la stesura stessa è a mio avviso già impostata a tale scopo.

Giudizio: ★★

1 commento:

  1. Ottima recensione. Uno dei pochi libri della Leggereditore che ancora non ho comprato, ma non si sa mai;)
    Bluefly

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